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Visualizzazione dei post da aprile, 2007

La grandezza, a due passi da casa

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Un paio di anni fa mi lasciai convincere da una donna appena conosciuta - una demografa tedesca, sedicente amante dell’avventura, ma in realtà affetta da acuto ed irredimibile bovarismo - ad intraprendere un viaggio in Islanda . Fu in assoluto uno dei viaggi più balordi della mia vita: spesi un mucchio di soldi per vedere un paese deserto, un panorama monotono e squallido, e per di più soffrendo un freddo bestiale, in compagnia di una pedante professoressa che non cessava di interrogarmi come uno scolaretto... Per dirla con le parole di un indimenticabile Alberto Sordi, nella parte del navigatore solitario: “ solo... in assoluta meditazione... a contatto della natura più pura...: e' allora che capisci… quanto sei stronzo a compiere queste imprese, che non servono a un cazzo ”. Gli amanti dell’esotico a tutti i costi sarebbero stupiti di scoprire che, ad appena un’ora di autostrada da Roma, esiste un complesso montuoso di impareggiabile e selvaggia bellezza, il Gran Sasso d’Italia

Amami, Alfredo

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La Traviata è un’opera insospettabilmente ardua, un croccante ottocentesco che facilmente degenera nel feuilleton lagrimoso e straziante. Una sfida per giganti: ne ricordo una indimenticabile interpretazione di Riccardo Muti alla Scala, con Tiziana Fabbricini nel ruolo di Violetta. Così è valsa la pena di andare all’Opera di Roma per vederne la nuova edizione per la regia di Zeffirelli e la direzione di Gelemtti. La prima è stata criticata dai soliti soloni, ma essa è discreta nel sottolineare i protagonisti e al tempo stesso impegnativa per l’occhio, quando serve. Gianluigi Gelmetti è stato un direttore eccellente e senza sbavature, con un gesto autorevole e preciso. Interessante l’apparizione, nell’orchestra, di un cimbasso, strumento verdiano e belliniano dal suono caldo e brillante. Ma soprattutto merita la compagnia di canto fatta di giovani artisti di eccellente qualità: la convincente soprano greco Myrto Papatanasiou, una bella voce, agile e sicura; il baritono Dario Solari, che

Fermiamo la strage stradale

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Una bella mattina di agosto di ventisei anni fa, un piccolo pregiudicato di borgata decise che non aveva voglia di aspettare i comodi del semaforo rosso. Risalì contromano a tutta velocità la colonna di auto ferma sul lungomare di Ostia e centrò in pieno, uccidendola, una signora che passava sulle strisce. Incidentalmente, quello sventurato pedone era mia madre. L’Italia - che ama darsi arie da campionessa dei diritti umani perché lotta contro la pena di morte - ha al suo interno una pratica assai più raccapricciante: il sacrificio umano. Ogni anno, infatti, circa 8000 persone muoiono immolate sull’altare del progresso e della motorizzazione, senza che a nessuno, apparentemente, la cosa interessi più di tanto. I morti stradali sono morti di serie B rispetto a quelli per droga o per cancro: oh, quelle sì sono emergenze sociali. Esiste anche di fronte alla morte – che dovrebbe essere la suprema livella - una gerarchia. Un morto sulla strada non suscita sufficiente “allarme sociale”: siam

Per Internet un quartiere a luci rosse

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La recente decisione dell'Icann (Internet corporation for assigned names and numbers) di non autorizzare un un TLD (dominio di primo livello) [*.XXX] è fortemente opinabile. Il dominio .XXX - in inglese si legge "ecsecsecs", un suono simile a “sex, sex, sex”, e in tutto il mondo vuol dire porno - sarebbe servito per contrassegnare i siti a contenuto esplicitamente sessuale. Sin dagli albori, Internet è stato messo sotto accusa per il fatto di essere un veicolo di pornografia. Per la cronaca, questo accadde anche con la fotografia, la cui fortuna fu fatta dalla rapida diffusione di immagini licenziose. Il sesso domina Internet perché è l’unica cosa che vende davvero, con buona pace di tutti i discorsi sull’e-commerce. Così, i siti pornografici sono quelli meglio costruiti, dal momento che molti webmasters arrotondano il loro reddito dedicandosi ad essi. Perciò si tratta di una giungla che contiene codice malizioso, pop-up a cascata, dialer, spyware, malfare, e nella qual

Amarcord...

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Io (ma no, sono quello al centro!) e Germano , 29.1.1983

E poi il megalomane sarei io ...

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Uno che ha capito tutto...

Mamme d'Italia

Una signora scrive al Corriere per lamentarsi che il figlio, ormai maggiorenne, abbia firmato un contratto capestro, i cui costi dovranno essere ripagati dai genitori. E si lamenta: " Lo Stato dovrebbe mettere una norma per cui fin quando non si è autosufficienti non si possono firmare contratti ". Ecco, qui, in poche righe, il grande, immenso, inconfessabile sogno della Mamma Italiana: avere dei figli eternamente minorenni, sotto tutela della mamma, e tutti sotto tutela della Grande Mamma che è lo Stato (con la quale si litiga, si insulta, le si fanno i dispetti, ma poi sempre lì a bussare a quattrini).

Dalla padella alla brace

L’attuale legge elettorale (così come risultante dalle modifiche introdotte dalla legge n. 270 del 2005) è un’assoluta schifezza. Ha prodotto un governo che, con la stessa base di consenso, è esageratamente forte alla Camera, e troppo precario al Senato. Ha spezzato il rapporto tra territorio ed eletti. Attraverso il meccanismo delle pluricandidature ha fatto sì che 1/3 dell’attuale parlamento non sia stato eletto il giorno stesso del voto, ma sia il risultato delle opzioni fatte successivamente da coloro che sono stati eletti in più collegi; questi, e non gli elettori, sono stati arbitri di decidere chi far entrare in parlamento e chi no, e quindi, della composizione finale delle Camere. Questo orrendo sistema su liste bloccate decise dalle segreterie ci ha consegnato un Parlamento assai più “nominato” che “eletto”. Si tratta di un passo indietro per la nostra democrazia, suscettibile solo di creare disaffezione tra i cittadini. L’annunciato referendum elettorale, spiegato con esempl

Incredibile ma vero...

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L’annunciata soppressione della stazione “Nomentana” sulla linea B1 ha dell’incredibile. Non occorre essere esperti urbanisti per capire quanto fosse strategica per l’interscambio con le molte linee di superficie che percorrono la via Nomentana, oggi sovraccariche, e che servono aree che, anche in futuro, non saranno raggiunte dalla nuova linea. I passeggeri dei filobus e degli autobus che percorrono la Nomentana avrebbero potuto scendere e prendere la metro. E se davvero i costi per la stazione Nomentana sono eccessivi, non si capisce allora perché sia stata scartata anche la soluzione subordinata del tapis roulant con Piazza Annibaliano. I cittadini del Terzo municipio sopporteranno disagi per anni senza alcuna contropartita!

Uomini avvisati...

Oggi pomeriggio sono stato con la mia compagna a vedere il film francese “Quello che gli uomini non dicono”. All’uscita dal cinema ho subito il proditorio agguato delle telecamere di RaiUno che mi hanno chiesto a bruciapelo un’opinione sul film. “ Veramente meraviglios o” – ho risposto preso alla sprovvista. A lla seconda e ancor più imbarazzante domanda: “Cosa le è piaciuto di più del film?” (un tipo di domanda che mi faceva incazzare già alle elementari), ho detto, con la mia miglior faccia di bronzo : “ Beh, innanzitutto il sentimento poetico, l’inno all’amore, la tessitura delicata… come dire, il filo rosso che lega questo film alla migliore tradizione della Nouvelle Vague… Truffaut, Chabrol, Rohmer, etc ”. Considerato il mucchio di balle che va in onda alla tv italiana, ci sono serie probabilità che l'intervista venga trasmessa. Non ho più la televisione e quindi non mi potrò rivedere quando dichiaro enfatico: “VeVamente meVaViglioso”, ma qui, di fronte a voi, miei incliti am

C'è speranza, con la paranza...

Bella canzoncina... averla conosciuta due anni fa... (Ma non ti senti un po' ridicola a visitare il mio sito ogni giorno, quattro volte al giorno? :0) La Paranza Mi sono innamorato di una stronza Ci vuole una pazienza Io però ne son rimasto senza Era molto meglio pure una credenza Un fritto di paranza... paranza... paranza La paranza è una danza Che ebbe origine sull'isola di Ponza Dove senza concorrenza Seppe imporsi a tutta la cittadinanza È una danza ma si pensa Rappresenti l'abbandono di una stronza Dal calvario alla partenza Fino al grido conclusivo di esultanza Uomini uomini c'è ancora una speranza Prima che un gesto vi rovini l'esistenza Prima che un giudice vi chiami per l'udienza Vi suggerisco un cambio di residenza E poi ci vuole solo un poco di pazienza Qualche mese e già nessuno nota più l'assenza La panacea di tutti i mali è la distanza E poi ci si consola con la paranza La paranza è una danza Che si balla nella latitanza Con prudenza E elegan

Ritorno alla SSPA

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Altri articoli sulla SSPA e sul Corso Concorso per Dirigenti si trovano sotto i tag: " Pubblica Amministrazione " e: " Dirigenza e Leadership " . IN BOCCA AL LUPO ;-) !!! ================================================ Dario Quintavalle (II CCFD, Dirigente del Ministero della Giustizia) Intervento al primo incontro della SSPA con gli ex allievi dei corsi di formazione dirigenziale, Roma, 11 Aprile 2007 Una settimana fa ero a Strasburgo, a seguire il primo degli “Incontri della Gestione Pubblica” organizzati dall’ENA. Proprio in quei giorni, il candidato alle presidenziali Bayrou, dell’ENA proponeva la soppressione. Ne seguiva un acceso dibattito, con l’opinione pubblica divisa quasi perfettamente tra favorevoli e contrari. Dunque, il tema della formazione e selezione della classe dirigente politico-amministrativa è in Francia un argomento principale della campagna presidenziale, e suscita ampio e controverso dibattito pubblico. Nulla di tutto questo avvie

Sotto il segno di Erode

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La stampa italiana riporta con un certo risalto le conclusioni allarmistiche della PAA - il consesso mondiale dei demografi che si tiene ogni anno in America - sul futuro del nostro pianeta. La razza umana continua a crescere e moltiplicarsi, e a dispetto di ogni lugubre previsione malthusiana il nostro malandato pianeta sembra generosamente in grado di sostenere tutti. Il successo della nostra specie non era affatto scontato (basti pensare all’ingrata fine dei dinosauri) e dovrebbe suscitare congratulazione e ammirazione, anziché essere studiato con sospetto, quasi fosse una pandemia. Mentre l'Europa si è condannata a una turpe vecchiezza, questa sì una malattia, altrove la vita esplode e fiorisce giocosa, supera miseria, avversità e catastrofi. L'impeto irrefrenabile di milioni e milioni di nuovi giovani risveglia interi continenti addormentati, spezza le catene della tirannia più severa, sovverte consolidate gerarchie, produce progresso e innovazione, ricchezza e beness

Somebody to love

Questa canzone ha la mia stessa età, e Dio, è una delle mie preferite. Grace Slick con la sua potente voce da contralto è un inno all'energia vitale When the truth is found to be lies You know the joy within you dies Don’t you want somebody to love ? Don’t you need somebody to love ? Wouldn’t you love somebody to love ? You better find someone to love When the dawn is rose they are dead, Yes, and you’re mine, you’re mine, you’re so full of red Your eyes, I say your eyes may look like his, Yeah, but in your head, baby, I’m afraid you don’t know where it is. Tears are running, Running along down your breast And your friends, baby, They treat you like a guest.

Gli Hash House Harriers sul New York Times

Adventurer Urban Human Hounds Tracking Down the Beers By HOWARD M. UNGER Published: March 30, 2007 The New York City Hash House Harriers run here and there, but they always seem to wind up at a bar.