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IL CITTADINO CON LA TOGA

di ANGELO PANEBIANCO Corriere della Sera 8 maggio 2002 Gli arresti dei poliziotti, e i conflitti interni alla Procura di Napoli, continuano a scuotere il sistema politico. Comunque finisca la storia, però, resterà agli atti un episodio che molti giudicano secondario, ma che non lo è. E’ invece uno di quei «dettagli» che, come spesso capita ai dettagli, permettono di comprendere molte cose. Mi riferisco al caso di quel gip (giudice delle indagini preliminari) che, dopo avere accompagnato il figlio alla manifestazione dei no global (sui cui disordini indaga la Procura), ha sostenuto di non trovarci nulla di male, essendo egli, prima che un giudice, un cittadino come gli altri. Non bisogna crocifiggere quel particolare magistrato. Egli ha ribadito, con il suo comportamento e le sue parole, un’idea ormai diventata comune, probabilmente condivisa da tanti suoi colleghi. L’idea è che il giudice (il magistrato della giudicante), usufruendo delle prerogative che la Costituzione attribuisce a q