Il privilegio di essere italiani

Nella mia scapestrata gioventù, rincorrendo lucciole madornalmente scambiate per lanterne, ho persino creduto di volermi stabilire tutta la vita in un improbabile postaccio chiamato Meclemburgo- Pomerania Anteriore, uggiosa marca agricola nel nord della Germania, fetente di letame e lagrimevolmente frustata dalle piogge e dai venti freddi del Baltico. Che incosciente...
È stato ripensando con un certo brivido di raccapriccio a quei giovanili errori, e con un moto di autocongratulatorio sollievo per lo scampato pericolo, che ho percorso, la settimana scorsa, tutta la Costiera Amalfitana, fermandomi a contemplare questo sublime tramonto dal costone più alto di Positano.
Un luogo dalla bellezza impareggiabile, costellato da alberghetti romantici, e da terrazze a strapiombo sul mare dove è possibile cenare sotto le stelle, al lume di candela, specchiandosi negli incantevoli occhi cerulei di una bella donna.
Siamo a Novembre, eppure un bel sole caldo e sfolgorante ci rammenta del privilegio di vivere in questo paradossale paese che è l’Italia: che ci fa dannare e rodere il fegato, sì, ma poi ci regala momenti meravigliosi e spettacoli ineguagliabili.

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