Uomini avvisati...

Oggi pomeriggio sono stato con la mia compagna a vedere il film francese “Quello che gli uomini non dicono”.
All’uscita dal cinema ho subito il proditorio agguato delle telecamere di RaiUno che mi hanno chiesto a bruciapelo un’opinione sul film. “Veramente meraviglioso” – ho risposto
preso alla sprovvista. Alla seconda e ancor più imbarazzante domanda: “Cosa le è piaciuto di più del film?” (un tipo di domanda che mi faceva incazzare già alle elementari), ho detto, con la mia miglior faccia di bronzo : “Beh, innanzitutto il sentimento poetico, l’inno all’amore, la tessitura delicata… come dire, il filo rosso che lega questo film alla migliore tradizione della Nouvelle Vague… Truffaut, Chabrol, Rohmer, etc”.

Considerato il mucchio di balle che va in onda alla tv italiana, ci sono serie probabilità che l'intervista venga trasmessa. Non ho più la televisione e quindi non mi potrò rivedere quando dichiaro enfatico: “VeVamente meVaViglioso”, ma qui, di fronte a voi, miei incliti amici, desidero dichiarare, in tutta sincerità, che il film di cui all’oggetto è una CAGATA PAZZESCA, e mettervi in guardia che lo raccomando davvero solo a chi avesse problemi di insonnia. Mai visto niente di più sconclusionato.

Ho terminato la serata al ristorante francese (c’erano solo francesi per strada, oggi?) “l’Eau Vive” a s. Eustachio. Si mangia bene, ma è gestito da missionarie salesiane, così mentre gustavo il Magret de canard cotto nel Borgogna, mi sorbettavo anche il rosario.
Insomma, dalla padella alla brace…

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