Per donne stressanti e stressate

Grazia è un settimanale femminile di antica tradizione. Lo leggevo da piccolo (lo comprava mamma), ed ho sempre trovato questo genere di magazine illuminante. Le donne, quando si raccontano tra di loro, sono più sincere.
Adesso c’è un’edizione online, ed un
blog. Una certa Vera M. deplora che i pantaloni non siano più di moda (ah sì?) e teorizza che le gonne siano “per donne… che piacciono agli uomini e anche alle loro mamme: rassicuranti, dolci, non aggressive, non competitive”. Mmmhhh, sempre il solito stereotipo della strega e del maschietto spaventato dall’emancipazione femminile. Vaccate.
Così rispondo:
Vorrei commentare questa frase: “donne … che piacciono agli uomini e anche alle loro mamme: rassicuranti, dolci, non aggressive, non competitive.” Il sottinteso evidente è che gli uomini sono degli insicuri che vogliono la compagnia di una persona rassicurante. Gli echi di una certa cultura femminista sono evidenti.
Mi piacerebbe solo sapere: c’è gente, non importa di quale sesso, a cui fa piacere aver a che fare con persone che, al contrario siano “inquietanti, acide, aggressive, competitive”? Gente sana di mente, intendo. Purtroppo ci tocca aver spesso a che fare con tipi umani simili, ma dobbiamo frequentarli anche per scelta? E per dimostrare che cosa, e a chi?
Si rilassi, signora, butti via i giornali di moda ed indossi quello che le sta più bene. Un sorriso spontaneo, un sano appetito e una camminata spensierata, piacciono ad un uomo più di tutte le vostre preoccupazioni modaiole. Sarebbe bene spiegarlo alle vostre lettrici…

Seguono dozzine di commenti entusiastici di donne. Denise mi manda addirittura un bacio. :-)


Tra le autrici del blog c’è anche Laura. Asserisce che “gli uomini vanno rimisurati, perché tra l’altezza dichiarata” dai suoi partners “e quella reale ci sono sempre 3 centimetri in meno”. Mi metto nei panni di quei poveri ragazzi che cercano di essere 'all’altezza' di una donna così angosciante (si chiama Laura, non a caso) ed obietto:
Cara Laura,
ci sarebbe molto da ridire allora su quelle signore che pretendono di avere una terza quando la natura ha donato loro una seconda (e pazienza il push-up, ma il silicone è una truffa bella e buona…), o di essere bionde quando sono brune (e il risultato è quell’orrendo color mogano, magari striato, che non è carne né pesce). Può anche darsi che gli uomini che frequenta lei siano un po’ ingobbiti. Però le confesso sinceramente che l’idea di una donna che misura i suoi partners mi angoscia un po’. Mi auguro almeno che lei si limiti alla statura…
Ma un essere umano, donna o uomo che sia, è davvero questione di centimetri? Le regalo questa poesia di Archiloco. Ci rifletta su.

Non amo un generale alto, che sta a gambe larghe,
fiero dei suoi riccioli e ben rasato.
Uno basso ne voglio, con le gambe storte,
ma ben saldo sui piedi, e pieno di coraggio.
Insomma, il panorama
femminile che offrono questi magazines è di donne stressate e stressanti, che proiettano sugli uomini le loro ansie e la loro voglia di competizione. Ma la mia opera di incursore finisce qui: non vale la pena stare al pc in questi giorni. Oggi al mare si stava benissimo, ed ho anche fatto il bagno. "Finché dura è un affare", diceva mio nonno.


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