Tempo di dire basta

Oggi è una di quelle giornate in cui si fanno bilanci. Le mille attività in cui mi sono lanciato hanno tutte un senso? Faccio bene a passare così tanto tempo al lavoro? Non sto trascurando colpevolmente affetti e sentimenti? Tutta questa ammuìna, alla fine, a che serve? Il mondo può andare avanti benissimo senza di me.

Quindi mi propongo di mettere un filtro alle troppe chiacchiere, alle mail, ai blabla, alle mille cose che in una giornata si prendono un tempo piccino, ma che poi alla fine, si mangiano la vita. Lascio ad altri il dubbio piacere di riempirsi la vita come un uovo, di sbattersi tra un impegno e l'altro, di dire sempre, agli amici e a coloro che li amano "non ho tempo", quando invece, semplicemente, non hanno voglia.

Nulla di quello che faccio vale il sorriso di una bambina, o la gloria di un tramonto su Roma, o l'ebbrezza dell'aria limpida su una montagna coperta di neve.

E' tempo di dire basta.

Ed affiggo davanti alla mia scrivania, questa poesia di Kavafis. In greco si intitola "Oso mporeis". In italiano suona così:

E se non puoi la vita che desideri
cerca almeno questo
per quanto sta in te: non sciuparla
nel troppo commercio con la gente
con troppe parole in un viavai frenetico.

Non sciuparla portandola in giro
in balìa del quotidiano
gioco balordo degli incontri
e degli inviti,
fino a farne una stucchevole estranea.


Constantinos Kavafis

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