Scacco al Pedone

Lo stanco duello elettorale tra Alemanno e Rutelli, candidati a Sindaco di Roma, si concentra sul tema della sicurezza. Il recente episodio di violenza, dove una donna del Lesotho è stata aggredita e violentata da un rumeno (smentendo i luoghi comuni, l’extracomunitario è la vittima ed il comunitario l’aggressore) ha colpito la fantasia dei più, e rischia di far dimenticare altri fattori che rendono la vita in questa città poco sicura.

In primo luogo la strage stradale, cui per ragioni personali sono assai sensibile (mia madre fu investita ed uccisa 25 anni fa proprio qui, a Ostia). Ormai i pedoni a Roma muoiono a grappoli: negli ultimi mesi la cronaca ha riportato parecchi episodi raccapriccianti - la strage di Fiumicino, quella di Tor Vaianica, le due turiste irlandesi uccise sul lungotevere. Morti di serie B, non adeguatamente considerati, né vendicati.

Si leggano queste agghiaccianti statistiche Istat:
nel 2006 dei 5.669 morti sulle strade italiane nel 13,4% dei casi si trattava di pedoni (6,3% i feriti, 21.062), 758 persone, praticamente due al giorno. Il restante 86,6% di vittime è costituito da conducenti (66,1%) e da trasportati (20,5%), ma nelle statistiche Istat i pedoni hanno l’indice di gravità più alto (3,5), ovvero il rapporto tra il numero dei morti e il numero totale dei morti e dei feriti moltiplicato 100. Circa 60 pedoni al giorno sono coinvolti in investimenti e il rischio di infortunio causato da investimento stradale risulta particolarmente alto per la popolazione anziana sia con riferimento ai valori assoluti dei coinvolti, sia rapportando tali valori agli anni compresi nelle classi: dei 758 morti del 2006 221 avevano tra i 75 e gli 84 anni; dei 21.062 feriti 4.205 avevano tra i 70 e gli 84 anni. Riguardo i giovani, ancora secondo i dati Istat, i bambini da 10 a 13 anni coinvolti in investimenti sono stati 797 - mediamente 199,3 per ciascun anno della classe - ma il rischio investimento è maggiore per i ragazzi di 14-15 anni: nel 2006 ne risultarono coinvolti 543, in media 271,5 per ciascun anno di età.
E poi l’incredibile abbandono in cui è lasciata la città la notte: ad un mio amico il solito piromane ha bruciato la macchina, la mia finora ha avuto solo un paio di graffi. Le strade e i treni della metropolitana sono coperti di graffiti ed affissioni. Parcheggiatori abusivi ovunque, le strade più belle trasformate in mercati di griffe false. E le varie forze di polizia fanno finta di non vedere.

La sensazione è di vivere in una città senza legge dove la proprietà e la vita stessa sono a rischio ogni giorno. Allarmi, grate alle finestre, cani nei giardini, testimoniano questo profondo senso di inermità, che sarebbe sbagliato ignorare o minimizzare.

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Sullo stesso argomento, in questo blog:
C'è un giudice a Sondrio
Fermiamo la strage stradale

Commenti

  1. Dopo il drammatico incidente in cui hanno perso la vita due coniugi riminesi mentre attraversavano le strisce pedonali, Roberto Biagini, assessore alle Politiche per la Sicurezza e alla Polizia Municipale di Rimini, ha affermato: Bisogna rendere più dure le leggi che, alla fine, derubricano questo genere di incidenti a casualità colpose. Bisogna, in alcuni casi, parlare di veri e propri omicidi”.

    L’omicidio colposo È un omicidio. Imbecille.

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