Nati il 4 luglio



Per tutti gli uomini liberi del mondo, gli Stati Uniti sono ciò che Israele è per gli Ebrei: il rifugio sicuro in caso di tempesta, il punto di riferimento dei tempi difficili. Il paese che ci ha liberato dalla minaccia del nazifascismo prima e del comunismo poi, e che ha salvato l’Europa dall’autodistruzione. Gli ultimi otto anni sono stati tempi durissimi per gli amici dell’America in tutto l’Occidente. Ma a quanto pare l’America stessa sa emendarsi e cambiare. L’ubriacatura nazionalista ed imperialista le è passata, e l’America torna ad essere quello che è sempre stata: il più potente centro di innovazione del pianeta, il luogo dove un uomo della mia generazione può già aspirare ad essere presidente. Perché lì, a differenza che da noi, essere giovani ed inesperti non è un peccato mortale.
L’anniversario dell’indipendenza degli Stati Uniti merita dunque di essere celebrato, e soprattutto studiato. L’America, come la moderna Francia, è nata da una rivoluzione. Ma fu una rivoluzione di breve durata, poco cruenta, ben lontana dai bagni di sangue e dalle vendette del Terrore francese. Eppure, noi europei abbiamo vissuto per oltre un secolo nel mito giacobino di uno stato onnipresente e livellatore, e nel sogno - variamente declinato da marxisti e terroristi - di rivolgimenti sanguinosi come strumento legittimo di lotta politica.

Gli americani invece, ottenuta la loro indipendenza, inventarono una serie di istituti costituzionali assolutamente originali: il presidenzialismo, il federalismo, la Costituzione rigida. C’è un’immensa saggezza negli scritti di Thomas Paine, Thomas Jefferson, Benjamin Franklin, tutti pressoché ignorati nelle nostre scuole. I testi masturbatori dei nostri giuristi continentali per esempio, trascurano completamente il grande avanzamento nelle scienze del diritto dovuto agli americani. È qui il paradosso americano: vediamo l’America tutti i giorni in televisione o al cinema, ne sentiamo sempre parlare, ma ignoriamo il suo più profondo contributo alla storia della civiltà occidentale, e all’avanzamento dell’idea di libertà nel mondo.

Anche per questo è giusto e bello celebrare oggi il 4 luglio, festa dell’Indipendenza Americana, e della Libertà di noi tutti.


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