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Visualizzazione dei post da 2012

"lavoce.info": UNA CONTRORIFORMA PER IL PUBBLICO IMPIEGO?

Un articolo di Luigi Olivieri sulla riforma della PA UNA CONTRORIFORMA PER IL PUBBLICO IMPIEGO http://www.lavoce.info/articoli/pagina1003054.html con il mio commento: --- Ma quale controriforma? Non credo che nessuna azione tesa a "vendere" l'idea che i lavoratori pubblici siano privilegiati può essere definita una riforma a 'favore' degli stessi. Né si può parlare di 'contro'-riforma, dal momento che la Brunetta non è stata una vera riforma ma solo fumo negli occhi. Partiamo da alcuni fatti: 1) la crisi non l'hanno creata i dipendenti pubblici, ma la finanza; 2) gli sprechi appartengono assai più al mondo della politica che alla PA; 3) le imprese vantano crediti importanti, ma hanno fatto alla PA prezzi del tutto assurdi; 4) in mancanza di nuove assunzioni il pubblico impiego si avvia all' estinzione. Cominciare a pensare seriamente alla PA, come si fa in Francia, questa sì che sarebbe una riforma. Gli impiegati pubblici sono stufi di fare d

"lavoce.info" - RITARDI NEI PAGAMENTI DELLA PA: SOLUZIONE CERCASI

Articolo: RITARDI NEI PAGAMENTI DELLA PA: SOLUZIONE CERCASI ( http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002992.html ) Data: 07-04-2012 Autore: Dario Quintavalle (Twitter: @darioq) Oggetto: E' un accordo al ribasso Testo: Diciamoci la verità: lo Stato, come tutte le persone che affogano nei debiti, compra a credito. Al tempo stesso, alcuni servizi che lo Stato acquista o sono inutili, o non indispensabili al suo funzionamento. In sostanza sono una forma di finanziamento surrettizio al sistema delle imprese. Molte imprese accettano di anticipare i soldi perché certi servizi non hanno mercato e interessano solo allo Stato (a chi serve, ad es. il servizio di trascrizione dei processi penali?), e comunque in cambio dell'attesa esse ricaricano i costi anche del 300%. È uno sporco baratto, e se davvero lo Stato chiudesse i rubinetti, molte imprese non sopravvivrebbero.

Risposta ai commenti - LA VOCE

LA RISPOSTA AI COMMENTI_1002871 di Dario Quintavalle 20.02.2012. Ringrazio tutti i lettori dell'attenzione, e rispondo ai commenti più critici. A Pietro il Cancelliere: conosco bene il problema di ... www.lavoce.info/crea_pdf.php?tab=233&n=1002871

IL GHIACCIO, L'AUTOCRATE E ALTRI DESTINI - dal sito "lavoce.info"

La Voce.Info Commento all'Articolo: IL GHIACCIO, L'AUTOCRATE E ALTRI DESTINI ( http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002849.html ) Data: 09-02-2012 Autore: Dario Quintavalle (Twitter: @darioq) Oggetto: Politica Interna? Testo: L'affermazione che le recenti mosse russe sono dettate solo da ragioni di politica interna appare quanto meno ingenua. La Russia è una grande potenza, con ambizioni da global player, e non fa mai niente SOLO per politica interna. Ampli la visuale e vedrà che cosa si sta preparando: un nuovo round di guerra umanitaria secondo la dottrina della Responsibility to Protect in Siria. Finito Berlusconi, non c'è più la special relationship col Cremlino. La Russia sta usando le forniture di greggio come strumento di pressione su tutta l'Europa Occidentale, secondo un modulo già collaudato tempo addietro con l'irrequieta Ucraina. Insomma, l'energia fa parte a pieno titolo del gioco geopolitico, e faremmo bene a ricordarcelo sempre.

FEDERALISMO DIFFERENZIATO PER LA GIUSTIZIA

Su Lavoce.info è stato pubblicato il mio secondo articolo in materia di governance e giustizia : FEDERALISMO DIFFERENZIATO PER LA GIUSTIZIA di Dario Quintavalle 31.01.2012 È possibile tagliare il costo che i piccoli uffici giudiziari rappresentano per lo Stato e al tempo stesso salvare la giustizia di prossimità? Sì, chiedendo agli enti locali di assumerne la gestione diretta. Le Regioni sono interessate a una giustizia civile veloce ed efficace a sostegno del tessuto delle loro imprese. E, soprattutto al Nord, dispongono della risorsa che oggi manca negli uffici giudiziari: il personale radicato sul territorio. Per le Regioni è l’occasione di assumersi gli onori e gli oneri del federalismo. E di dimostrare di saper fare di più e meglio dello Stato. Non è un buon momento per i giudici di pace in Italia: sono al minimo storico della loro consistenza organica, con soli 2.342 posti coperti su 4.691 previsti (1) , pari al 49,9 per cento. Ed erano 4.200 nel 2003. PICCOLA GI